STAGIONE TEATRALE 2018

10 SPETTACOLI PER UN TEATRO

Rassegna di teatro contemporaneo

6 ottobre – 8 dicembre, 2018
Decima Edizione
Direttore artistico: Pino Grossi

PROGRAMMA

6 OTTOBRE

D’improvviso Amore
Bernardetta Lucchetti e Pino Grossi
con Derais Quartet

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“Tu sei dentro una vita che ignoro…
eppure non so pensare che a te,
e mi piace dirti queste cose”
(Dino Buzzati)

 

Un lenzuolo che cela intimità irripetibili, un gioco seduttivo, una gara per decidere chi ama di più, un tailleur che si apre a domande, le primedonne e le gatte morte, l’erotismo che brucia i corpi e li consuma, l’amore maturo e l’amore smarrito. L’amore improvviso che cerca un equilibrio fra gli opposti.

Un invito al viaggio sul tema dell’amore, attraverso le voce dei due protagonisti e le composizioni originali del Derais Quartet.


13 OTTOBRE

Ricettario Malvagiodi Baron Sabato
Gisela Palombi

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Ladies and gentlemen…. Buonasera, buonanotte, fate bei sogni, io sto qui apposta.

Avete presente quei momenti quando la sera ancora non si dorme ma già si sogna e i sogni sono come allucinazioni quando va bene, e quando va male sono solo sensazioni? Ecco, è questo, qui, stasera fate finta che sia un’allucinazione. Seguitemi, perdetevi…

I preti le chiamavano visioni dei demoni, e i pagani dividevano i demoni in buoni e cattivi. Buon demone io, spero, intanto. Vi spiego che sarà, non perdetevi per ora, vi dico io quando. Bevete pure, se volete, tanto alla fine sarete sbronzi lo stesso…


20 OTTOBRE

Questo mare è pieno di voci
Isabelle Mangani e Stefano Donegà

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Uno spettacolo di contatto: reale, di carne e scambio di calore, ma anche tra due cuori. Come scrive Eduardo Galeano, ci si può abbracciare anche senza toccarsi.

 

Isabella Mangani ha costruito un itinerario per mare — navigando su una barca fatta di canzoni, prosa e poesia — ma col pensiero a terra. In fondo quel che cerca ogni barca è un porto sicuro, due braccia aperte, una baia calma in cui gettare l’ancora.

 

Con i loro canti, i loro suoni e i personaggi che evocano attraverso le loro parole, Isabella Mangani e Stefano Donegà vogliono essere il vento buono che gonfia le vele, ma anche la brezza che sazia i polmoni di chi resta sul molo, ad aspettare chi è partito o ad accogliere lo sconosciuto. Il vento dei buoni presagi.

E allora lasciatevi sollevare da sonorità partenopee, lasciatevi soffiare dolcemente verso canti portoghesi, giudaico-spagnoli, italiani, arabeggianti e via, con tutta la forza dei venti oceanici più in là, verso il Sud America e poi di nuovo, sospinti da un vento levantino, verso luoghi vicini alle nostre terre. Respirate a pieni polmoni le emozioni che una chitarra o un bouzuki riescono a suscitare, immaginate i popoli e la loro storia, evocati da testi in tante lingue di cui non è essenziale capire il significato perché il senso è quello che darà loro il vostro cuore.

Come recita un bel proverbio occitano, il vento fa il suo giro. Tutto torna.


27 OTTOBRE

Il malato immaginario
di Molière
Equilibrata Follia

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Con:
Anna Grazia Ascenzi
Laura Befani
Antonietta Dalla Nave
Antonio De Martino
Bruna Maccario
Maria Teresa Lonero
Maria Pia Massimi
Lorenzo Parlati
Franco Simone

Adattamento e regia di Stefania Papaluca
Costumi di Rossella Pace


3 NOVEMBRE

Adriano Imperatore. Frammenti di memorie
(tratto dall’opera di Marguerite Yourcenar)
Carlo Segnalini

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Ormai vecchio, l’Imperatore Adriano scrive una lunga lettera al giovane Marco Aurelio, nella quale rivisita, in un’aura di malinconia e di smarrimento, le vicende della propria vita pubblica e privata, interrogandosi sul suo senso e sul suo destino.

Padrone del mondo, e tuttavia acutamente consapevole della caducità delle cose umane, egli si interroga, in definitiva, sulla condizione dell’individuo, tanto più tragica nel suo non potere evitare la morte e la rovina, quanto più straordinaria e preminente il caso ha voluto che fosse.

Anche la passione d’amore, che almeno una volta gli ha illuminato l’esistenza grazie all’incontro con il giovane greco Antinoo, si converte presto in lutto per il silenzioso suicidio dell’amato. E a lui non resta che continuare a vivere e ad adempiere il suo altissimo ufficio, contemplando con sgomento il “volto deforme” delle cose.

A cura di Paolo Militerno
Con la collaborazione di Massimo Genco
Voci fuori campo Michele Gammino e Vanina Marini


10 NOVEMBRE

Fegato Napoletano o alla Veneziana
Sharleena Teatro

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La donna nei secoli ha prestato cure, accudito, nutrito.

Le ultime generazioni di donne sono afflitte da un’ambivalenza emotiva: curarsi o farsi curare, risultato del faticoso ritmo della vita moderna. Questo allontana le donne dalla scienza culinaria, e, pietanze che hanno sostenuto per secoli le vite degli umani, vanno nell’oblio.

Una di queste è la pizza.

Chi di noi non la conosce; non l’ha mangiata, offerta, annusata, impastata e fatta per sé e per altri, la pizza?

Quando poi si parla della Pizza Margherita quella proprio, ha una sua storia.

Per uscire dal dubbio se accudire o essere curate, perché maltrattate dai tempi, uno stralcio da Fegato napoletano o alla veneziana, scritto e pensato per dare voce alle pietanze e alle loro tradizioni. Scritto perché, una donna, possa anche mostrare i disagi e gl’indugi della sua epoca.

Di e con Silvana Mariniello
Regia di Salvatore Chiosi
Musiche a cura di Egidio Grasso.


17 NOVEMBRE

Cresci bene. Cresci forte
Ovatta Armata

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Quattro famiglie.
Quattro coppie di sorelle.
Quattro madri.
Quattro conesti completamente diversi l’uno dall’altro.
Destini che sembrano non avere via di scampo. Storie sottili, piccole, ironiche e dolorose: come tutto ciò che accade nelle famiglie.

 

Di Francesca Romana Miceli Picardi

 

Con
Valentina Martino Chiglia,
Francesca Romana Miceli Picardi,
Alessandra Muccioli

 

Costumi di Metella Raboni
Musiche di Benedetto Ghiglia
Disegnio Grafico Cecilia Vitiello


24 NOVEMBRE

I diseguali
33 Officina Creativa Teatro

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“Tra moglie e marito non mettere il dito,
ma se tre son le mogli e altrettanti i mariti
per tenerli lontani non bastan le mani.”

 

Con queste parole si apre lo spettacolo “I Diseguali” nuova produzione di 33officinacreativa, con la regia di Pino Grossi, che porta in scena due degli otto Intermezzi scritti da Miguel de Cervantes intorno al 1613: “Intermezzo del giudice dei Divorzi” e “Il vecchio geloso”.

 

I due Intermezzi, vengono qui introdotti, con un testo originale scritto da Pino Grossi, da una “raccontatrice” che in forma di cornice presenterà e anticiperà i vari personaggi e le varie azioni.

 

Nella prima parte dello spettacolo la scena sarà animata da mogli insoddisfatte e tiranne, da mariti che si sentono offesi ed oppressi, mariti trattati come pezzi di legno, mariti esigenti e poveri cristi al cospetto di mogli pretenziose e lagnose.  E allora… “per calmare l’effetto di questo gran battibecco, un giudizio perfetto emanare dovrà, un autorevole rappresentante dell’autorità.”

 

Nella seconda parte invece, una giovane moglie che ha sposato un vecchio, stravecchio, impotente e noioso e da lui…ingioiellata, viene mossa all’inganno da due vicine pettegole. In accordo tramando con la nipote servetta, le urticanti vicine procureranno un bel giovanotto alla  pudica zietta. Mentre il marito vecchio e geloso perfino del suo compare, non si accorge del fatto e non la può condannare.

 

Insomma tra baruffe ed inganni, false offesse o presunte vi invitiam brava gente a seguire degli intermezzi ogni orma …

 

“ e se qualcosa non torna,
non drammatizzate… è solo questione di corna”

 

Pino Grossi

 

Con
Barbara Berardi
Ginetta Biagi
Domitilla Crescenzi
Giovanna Lanzini
Bernardetta Lucchetti
Elena Malfè
Paola Piccioni
Fabrizio Crescenzi
Massimo Toniolo

Regia Pino Grossi


1 DICEMBRE

Ricreazione!
Spettacolo vincitore del premio  “Vittorio Mezzogiorno” come miglior
attrice italiana emergente
Federica Festa

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Dedicato al prof. Carmine Cerbera, perché il precariato uccide

 

“L’irresistibile professoressa che sa tutto sulla Gelmini”
Carlotta de Leo, Corriere della Sera

 

“Ricreazione: Diverte, impegna, appaga.”
Tiberia de Matteis, Il Tempo

 

“L’insegnante Spinelli travolge il pubblico”
Gabriella Gallozzi, L’unità.

 

“Il talento indiscusso di Federica, la sua comunicativa, la capacità di far ridere trattando un tema attuale e scottante. Il fatto che il suo é uno spettacolo “piccolo”, fatto con pochi mezzi, ma che a maggior ragione é la prova che il teatro fatto con passione e amore, e la recitazione in generale, non hanno bisogno di molti orpelli, né di grandi mezzi.Anche attraverso poche cose, si può emozionare e far ridere, con le sole doti dell’attore.”
Giovanna Mezzogiorno, Attrice

 

La professoressa Festa-Spinelli mette tutti al proprio posto e lo fa con un’ironia garbata ed elegante. La sua comicità è così autentica da sconfinare ogni tanto in un riso dal gusto un poco amaro, dovuto a una riflessione attenta su una scuola che  giorno dopo giorno testimonia la sua crisi, attraverso il disagio sociale del precariato. E in questa condizione di precarietà in cui si trovano insegnanti, giovani, ideali e perfino le mura delle aule  una sana ricreazione diventa il miraggio di una nuova scuola.

 

Consigliato ai professori, quelli veri, ai genitori, agli alunni.”
Tiberia de Matteis, Roma c’è

“Il teatro che  fa scuola e diverte. Non mi divertivo così dall’ultimo spettacolo di Bergonzoni.”
Alessandra Livi, Tg LA7

 

La professoressa Festa-Spinelli mette tutti al proprio posto e lo fa con un’ironia garbata ed elegante. La sua comicità è così autentica da sconfinare ogni tanto in un riso dal gusto un poco amaro, dovuto a una riflessione attenta su una scuola che  giorno dopo giorno testimonia la sua crisi, attraverso il disagio sociale del precariato. E in questa condizione di precarietà in cui si trovano insegnanti, giovani, ideali e perfino le mura delle aule,  una sana ricreazione diventa il miraggio di una nuova scuola.
Consigliato a chi è stato alunno.

 

Con la collaborazione di  Marco Delle Fratte
Consigli comici di Rocco Ciarmoli da Zelig
Voce preside di Eugenio Masciari


8 DICEMBRE

Un sogno così…
Nico Caruccio e Mico Argirò

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“Un Sogno Così” è una pièce teatrale-musicale dedicata a Domenico Modugno, uomo e artista. Un insieme di canzoni, monologhi e testi inediti, sulla vita e sui temi dell’opera del cantante pugliese con momenti ironici e malinconici, riflessivi ed emotivi.

Lo spettacolo prende spunti ed ispirazione dal libro “L’altra faccia del mio amico in frac” di Bruno Pantano –libro edito da New Books- assistente storico di Modugno; l’autore, rimasto molto colpito dall’idea, ha più volte in seguito supportato il progetto, mettendolo in stretto contatto con la famiglia Modugno.

Presentato al “Settembre culturale” della città di Agropoli (Sa) nel 2013 ha  proseguito il cammino in una serie di date con una settimana di cartellone al Teatro Manhattan a Roma (gennaio2014) e partecipazioni a importanti festival.

Lo spettacolo è ospite del Festival “Double Belonging – Fools in Progress” all’Italian Forum di Sydney (Australia) nel 2014 per poi fare ritorno a Roma nel dicembre del 2016 al Teatro Petrolini e in occasione della festa della Musica, il 21 giugno 2018 alla Biblioteca Franco Basaglia a Roma.

L’ideatore del progetto è Nico Caruccio, attore ed autore dei testi; gli arrangiamenti e le musiche sono curate da Mico Argirò, cantautore.

Per il 60° anniversario dal lancio di “Nel blu dipinto di blu” a Sanremo (1958), abbiamo pensato di dare il giusto omaggio all’artista con una serie di eventi speciali, per i quali saremo sostenuti moralmente e in maniera diretta dalla Sig.ra Franca Gandolfi, moglie di Domenico Modugno. Allo spettacolo originale (a cui partecipavano più artisti) dal titolo “Domenico Modugno-l’Avventura”, sono stati apportati degli accorgimenti al copione con altre due versioni antecedenti a quest’ultima (Chitarra e voce, quindi due artisti sul palco), proprio riguardanti la nascita del brano “Nel blu dipinto di blu”, raccontando attraverso vari episodi questo importante evento artistico.

 

Ingresso libero. Cena a sottoscrizione 10 Euro. Tessera associativa annuale 2 Euro. 
Per prenotazioni e informazioni contattateci via email.

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